Giovedì 4 settembre, alle ore 17,30, nei locali della Biblioteca Civica, si è inaugurata Di materia virtù, la mostra personale di Pietro Casarini organizzata dal Comune di Novi Ligure in onore degli ottant’anni del poliedrico artista, cimentatosi nella sua lunga carriera in svariati campi quali la pittura, la scultura e il disegno; in particolare il titolo della mostra fa riferimento al rapporto di Casarini con la materia e alla sua capacità di trasformare qualsiasi materia in arte.
L’evento è stato introdotto dai saluti di Rocchino Muliere e Stefano Moro, sindaco e assessore alla cultura di Novi Ligure, cui è seguito il saluto del vicesindaco del Comune di Borghetto Borbera, Giovanni Moro, dal momento che Pietro Casarini risiede per la maggior parte dell’anno a Roncoli, piccola e suggestiva frazione del comune valborberino che è diventata negli anni il suo angolo creativo assieme alla compagna Franca Cultrera, con la quale condivide anche un proficuo sodalizio artistico.
Successivamente ha preso la parola il critico d’arte Rino Tacchella, il quale, dopo aver illustrato il rapporto di Casarini con le più importanti tendenze artistiche del dopoguerra, in particolare con l’arte informale, ha spiegato il significato della mostra e delle opere esposte: si tratta di sedie e quadri realizzati con svariati materiali di recupero come legno, pietre, vetro, cemento, a dimostrazione che qualsiasi materia, anche quella che può apparire inerte o addirittura un semplice scarto, può diventare nelle mani di un artista un qualcosa di vivo, in altre parole può contribuire a creare un’opera d’arte. La relazione di Rino Tacchella è stata completata dalle parole di Claudio Pagetto, che a nome dell’associazione Novinterzapagina ha messo in luce l’importante rapporto di Casarini con Novi Ligure con l’associazione culturale da lui rappresentata.
La mostra Di materia virtù si snoda lungo i locali della biblioteca: nel chiostro sono disposte le sedie, alcune delle quali sono state utilizzate dall’artista in occasione di varie performance letterarie e recitative, mentre l’auditorium ospita alcuni quadri, anch’essi realizzati con materiali di recupero e caratterizzati da tonalità ora più tenui, tendenti al grigio, ora più vive e forti, dal rosso e dal verde intenso, a dimostrare l’evoluzione artistica di Pietro Casarini, personaggio eclettico che nella sua lunga carriera ha saputo recepire e riadattare personalmente stimoli e istanze provenienti da varie correnti.
E nel suo eclettismo Pietro Casarini ha voluto che la mostra, visitabile fino all’11 ottobre, diventasse un vero e proprio contenitore culturale e ospitasse altre manifestazioni: sabato 27 settembre, alle ore 16, i poeti Dome Bulfaro e Mauro Ferrari, in collaborazione con Novinterzapagina, daranno vita ad un incontro di Poetry Slam, mentre sabato 4 ottobre, alle ore 10, Casarini incontrerà gli studenti del Liceo Amaldi, che presenteranno il loro progetto “Arte e filosofia”, organizzato in collaborazione con la prof.ssa Paola Gilardo; infine sabato 11 ottobre, alle ore 10, sarà possibile assistere nei locali della biblioteca novese ad un evento performativo curato da Daniela Castrogiovanni e Matteo Calabrò, ideatori di Musica Cruda, ovvero un progetto sperimentale di musica estemporanea.
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