I carabinieri Cites di Alessandria sequestrano pelli di animali e trappole a un ‘collezionista’

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Il 19 novembre scorso era stata data notizia di un controllo in occasione del quale i Carabinieri della
Stazione di Masserano, con il supporto dei colleghi del Nucleo di Tutela del Patrimonio Culturale e
della specialità forestale, avevano arrestato un cittadino della zona nella cui abitazione erano stati
rinvenuti munizionamenti ed armi e da guerra, oltre a reperti archeologici, culturali e paleontologi
illecitamente detenuti e diverse pelli animali ed altre parti di esemplari protetti.


In particolare ora i Carabinieri Forestali del Nucleo CITES di Alessandria, che erano intervenuti
coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Forestale di Asti e del Nucleo CITES di Torino, rendono noti i
dettagli di un sequestro davvero inconsueto per quantità e rarità dei reperti collezionati. Sono
stati 88 gli esemplari o parti di essi, oggetto di sequestro penale, importati illegalmente e
particolarmente protetti dalla Convenzione internazionale di Washington, e 7 quelli tutelati ai sensi
della legge italiana sulla fauna selvatica per un valore commerciale dei reperti che si aggira tra i
50’000 e gli 80’000 Euro. Cui si aggiunge il sequestro di 16 trappole tipo “tagliole”, ovvero
dispositivi a scatto che si chiudono violentemente alla pressione involontaria di animali in transito e
che sono assolutamente vietate, anche solo per mera detenzione, considerate le potenziali atroci
sofferenze che possono cagionare loro.


A seguito di alcune verifiche tecniche ed analisi per il corretto riconoscimento i Carabinieri
Forestali specificano quanto sequestrato: 12 zanne in avorio, 2 zampe e 1 coda di elefante africano,
41 zanne di ippopotamo, 1 teschio di primate ed 1 di leone, 3 pelli di pitone africano (di cui una di
circa 6mt), 7 pelli di gattopardo africano, 2 pelli di leopardo, 1 rostro appartenente ad un
esemplare di pesce sega, 4 grandi carapaci di testuggini marine, 1 esemplare di corallo
scleractinia ed ulteriori esemplari imbalsamati di coccodrillo, poiana di Harris, varano, marmotta,
scoiattolo rosso, lontra, tasso e ghiro.
I beni sono stati posti sotto sequestro con finalità di confisca in applicazione della Convenzione di
Washington.
La Convenzione CITES (Convenzione sul Commercio Internazionale di Specie Minacciate di
Estinzione) è un trattato internazionale, firmato nel 1973 a Washington e attualmente applicata da
oltre 180 Paesi, il cui scopo è di regolamentare il commercio internazionale di flora e fauna
selvatiche a rischio di estinzione, cercando di bilanciare l’urgenza di conservare la biodiversità con
le necessità economiche e culturali degli Stati membri. La CITES stabilisce un sistema di permessi
e certificati per monitorare, controllare e limitare il commercio internazionale di specie protette, in
modo che avvenga solo sotto condizioni che non compromettano la conservazione delle specie.
Queste tipologie di operazioni svolte dai Carabinieri Forestali risultano fondamentali per contrastare
il traffico illegale di specie animali, vegetali e derivati, un fenomeno che continua a verificarsi in

mercati, fiere, porti e aeroporti, dove le specie protette vengono spesso vendute illegalmente e che
globalmente rappresenta il terzo mercato illegale mondiale dopo armi e droga.
Queste operazioni non solo salvaguardano le specie minacciate, ma preservano anche gli equilibri
ecologici globali e promuovono la legalità, contrastando le attività criminali legate al fiorente
traffico di specie protette.
Il Nucleo CITES dei Carabinieri Forestali di Alessandria, competente per la provincia di
Alessandria, Biella, Asti e Cuneo, svolge un ruolo fondamentale nella gestione delle risorse naturali
e nella protezione delle specie protette. Infatti, oltre ad effettuare attività di vigilanza monitora il
mercato legale degli esemplari CITES, rilasciando i certificati necessari per il commercio di
esemplari (ad esempio, pelli utilizzate da brand della moda e altri settori).