Alessandria, ‘La leggenda del Bric Burcina’ alla Gambarina

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di Gianni Caccia

Nella splendida cornice del Museo “C’era una volta” di Alessandria, lo scrittore Davide Parisato ha presentato il suo libro La leggenda del Bric Burcina (puntoacapoEditrice, Pasturana 2024), un’opera che è insieme romanzo breve, fiaba, invito alla riflessione sulla natura.

Il titolo del volume infatti fa riferimento a una riserva naturale delle Prealpi biellesi creata verso la metà dell’Ottocento dall’imprenditore tessile Giovanni Piacenza e successivamente ingrandita dal figlio Felice; un luogo molto caro all’autore, appassionato di montagna ed escursionismo, che è solito recarvisi con la famiglia. Su questo dato reale però Parisato innesta una storia fantastica, che immagina sia occorsa proprio a Felice quand’era bambino; uno smarrimento nel bosco che diventa ricerca e scoperta di sé e della natura, dal momento che Felice interagisce in una dimensione fiabesca con le creature del bosco, collaborando con loro nel difficile compito di ricreare un equilibrio che rischia di essere cancellato per sempre.

E proprio in questo aspetto sta il messaggio ultimo de La leggenda del Bric Burcina: il piccolo Felice entra in questa dimensione di fiaba perché si mette in ascolto della natura e mostra verso di essa uno stupore ingenuo, lo stupore del bambino che dovrebbe avere ciascuno di noi ogni qual volta si inoltre in un bosco o semplicemente si trova di fronte ad un qualsiasi spettacolo della natura; questa è la vera coscienza ecologica, fatta non di slogan e proclami ma di vera condivisione e di vero rispetto per l’ambiente, perché solo in questo modo, ci dice l’autore, la natura può essere guardata coi giusti occhi e quindi salvaguardata.

L’incontro è stato moderato da Cristina Saracano, che ha stimolato Davide Parisato con domande puntuali, volte a mettere in luce lo spirito del libro, mentre Chiara Costantini ne ha letto alcuni passi significativi, facendone risaltare la semplicità e bellezza insieme. La presentazione è stata poi arricchita da alcuni intermezzi musicali eseguiti dalla soprano Elena Bakanova, accompagnata da Raffaele Mascolo al pianoforte