Eleonora Duse raccontata da Mirella Schino
di Maddalena Fusetto
Nel pomeriggio di venerdì 18, al museo Civico di Palazzo Cuttica ad Alessandria, è stato presentato il libro di Mirella Schino, intitolato “Eleonora Duse. Storia e immagini di una rivoluzione
teatrale”, edito da Carocci.
Nell’incontro, organizzato da ASM Costruire Insieme e Alessandria Film Festival, all’interno della rosa di
appuntamenti dell’”Ottobre Alessandrino–Mese del Cinema”, Mirella Schino, docente presso l’Università Roma Tre, ha raccontato come la sua ultima fatica letteraria abbia tracciato un fine ritratto della Duse, come donna e come attrice, ma soprattutto come innovatrice del palcoscenico.
L’evento, moderato dal giornalista Cesare Torre, con la presenza della critica cinematografica Benedetta
Pallavidino, è diventato una magistrale lezione su come l’attrice abbia avviato la sua rivoluzioneteatrale, partendo dallo stile. Se il teatro di fine Ottocento ruotava attorno ad una recitazione segnata da pose statuarie e movimenti lenti, la Duse introdusse un modo di recitare più sciolto e naturale, ma pur sempre composto, prediligendo testi con protagoniste non del tutto positive; nell’impersonare tali eroine, l’attrice fece sì che la sua interpretazione suscitasse negli spettatori sentimenti di pena e di pietà.
La professoressa Schino pone come esempio gli storici spettacoli in cui Eleonora Duse interpreta“La Signora delle Camelie”.
Immancabili gli accenni a “La Principessa di Bagdad”, suo primo grande successo (1881), ed alburrascoso rapporto con Gabriele D’Annunzio.
Al termine degli interventi di Mirella Schino e di Benedetta Pallavidino, è stato proiettato il film “Cenere” (1909), tratto dal romanzo omonimo di Grazia Deledda e diretto da Febo Mari: unica interpretazione cinematografica di Eleonora Duse.
La pellicola presenta una Duse insolita, avanti con gli anni, che però sa adattarsi alla perfezione alle regole
del cinema, dimostrando una volta di più la sua poliedricità.