Leonor Fini al Palazzo Reale di Milano

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Di Julien Coggiola

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Dopo numerosi decenni finalmente l’Italia e Milano in particolare rendono omaggio alla grande pittrice italo-argentina Leonor Fini. Si tratta della più completa retrospettiva mai dedicata a questa importante artista surrealista che a Parigi chiamavano “La furia italiana”. L’esposizione conta oltre cento pezzi tra dipinti, disegni, documenti, fotografie e abiti. Leonor Fini fu unica nel suo genere pittorico che lei non voleva fosse definito “surrealista”. Il suo infatti era un mondo misterioso, inquietante, dove “eros e thanatos” giocavano una partita sempre alla pari. Ritrattista di rara bravura ebbe modo di ritratte i personaggi più importanti del gotha internazionale tra artisti, poeti, letterati e donne delle varie nobiltà. Durante le sue lunghe vacanze estive in un convento sconsacrato a Nonza oltre a lei ed ai suoi due compagni: il conte Stanislao Lepri (ex console di Montecarlo e poi pittore) e Kostantin Jelensky (scrittore e letterato polacco ) si aggregavano molti amici artisti tra cui meritano di essere ricordati Max Ernst e la moglie Dorothea Tanning, Enrico Colombotto Rosso (grande amico), Huga Ronald (fotografo americano ) Fabrizio Clerici e molti altri che amavano travestirsti e creare fantasiosi “tableau vivant” con abiti disegnati da lei stessa e Colombotto Rosso. Leonor Fini ebbe una inesauribile attività artistica che si riflesse anche sulle illustrazioni di testi di importanti scrittori creando così opere di grande pregio (“Historie D’O”, “Les petites filles modelles”, “Parade des chats” ecc.). la sua e un’arte dal carattere “intimo e macabro” come la definiva lo scrittore Jean Genet. Ma affascinate da leggere con attenzione e ammirazione come il suo tratto grafico estremamente personale. Una mostra che si potrà visitare fino al 22 giugno 2025 e sicuramente da non perdere.