Sabato 30 novembre, alle ore 16,30, Andrea Scotto ha, per così dire, giocato in casa, presentando davanti a un folto pubblico il suo volume La bella incompiuta e altre storie della chiesa di S. Nicolò a Novi Ligure (puntoacapoEditrice, Pasturana 2024) proprio all’interno dell’importante chiesa novese. L’opera costituisce terzo tassello del percorso compiuto dall’ingegner Scotto nell’arte e nella storia di Novi Ligure, da sempre oggetto del suo interesse e dei suoi studi, dopo i volumi La Novi di parte guelfa dalla Scrivia a via Roma e La Collegiata di Novi Ligure, pubblicati dalla stessa casa editrice.
Dialogando con don Massimo Bianchi e con il giornalista Maurizio Iappini, l’autore ha associato il rigore filologico di studioso con la sua straordinaria capacità di comunicare contenuti anche complessi in modo semplice e avvincente, frutto della sua pluriennale esperienza di guida e istruttore di giovani guide volontarie alle chiese di Novi Ligure. Scotto si è soffermato soprattutto sulla scelta del titolo, ossia sui motivi per cui S. Nicolò è una ”bella incompiuta”, trattandosi in pratica del canto del cigno del barocco novese che per varie ragioni, soprattutto finanziarie, non è stata realizzata secondo il progetto originario, anzi la sua costruzione è stata particolarmente lunga e travagliata; ciononostante, la chiesa contiene tesori d’arte pregevoli, dagli altari alle sculture ai dipinti all’organo, di cui il volume fornisce una minuziosa e completa spiegazione con l’acribia che da sempre contraddistingue il lavoro dell’autore.
Se La bella incompiuta unisce a una lettura piacevole, a tratti spiritosa e ironica, il rigore dell’esperto di storia e di arte, nella presentazione di sabato scorso Andrea Scotto si è calato nelle vesti del bravo e preciso divulgatore, abile a far parlare i monumenti di Novi ed a “far alzare” lo sguardo agli ascoltatori e ai lettori, in modo che comprendano quali insospettabili ricchezze nascondano le vie e gli edifici tra cui ci muoviamo quotidianamente
