

Qualunque cosa succeda: l’altissimo impegno civile e il sacrificio di Giorgio Ambrosoli nel libro del figlio Umberto
di Massimo Iaretti

“Anna carissima …. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai cosa fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto. Abbiano coscienza dei loro doveri vero se stessi, verso la famiglia e nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa”. Questa lettera, indirizzata alla moglie Anna, l’avvocato Giorgio Ambrosoli l’aveva scritta il 25 febbraio del 1975 appena avuto l’incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana, una delle ‘polpette avvelenate’ dell’avvocato e banchiere Michele Sindona. Nella stessa, quasi profeta involontario del tragico epilogo della sua vita, l’avvocato Ambrosoli scriveva anche ‘è indubbio che in ogni caso pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica per fare qualcosa per il paese”. In queste parole c’è tutto Giorgio Ambrosoli, “L’eroe borghese’ descritto nel bellissimo libro di Corrado Stajano e nel film omonimo, l’uomo che per il solo fatto di aver adempiuto ad un incarico senza guardare in faccia a nessuno, incurante delle pressioni, delle blandizie e delle minacce – anche di alto bordo – è caduto sotto il piombo di un sicario venuto dagli Usa nella calda notte tra l’11 e il 12 luglio del 1979. Per questo delitto come mandante Michele Sindona venne riconosciuto colpevole e condannato all’ergastolo. In quel periodo – lo ricordo bene, anche perché a brevissimo avrei dato il mio esame di maturità classica – i titoli dei giornali erano occupati dalle vicende del terrorismo rosso e nero in guerra contro lo Stato, uno Stato che forse aveva lasciato troppo solo l’avvocato Ambrosoli. E ‘ Qualunque cosa accada’ è proprio il titolo del libro che Umberto Ambrosoli, figlio di Giorgio, anche lui oggi avvocato, ha voluto dedicare al padre. Uscito alla fine degli anni Dieci, il libro è il racconto fatto da un figlio, all’epoca dei fatti ancora in tenera età, che arricchendolo di ricordi anche personali, narra le vicende che il suo papà aveva vissuto. Nel libro (Sironi Editore, prefazione di Carlo Azeglio Ciampi), bellissimo e da leggere con grande attenzione per il messaggio civile e umano che porta con sé., non stupisca il fatto che chiami Giorgio Ambrosoli, semplicemente ‘papà, perché chi perde un genitore in tenera età avrà sempre per tutta la vita il rimpianto di non avergli potuto crescere accanto, tanto più se in un modo assurdo come quello di cui è stato vittima Giorgio Ambrosoli. Ma ‘Qualunque cosa accada’ è anche una fotografia su quelli che erano gli ambienti di un certo sottobosco della politica e della finanza negli anni Settanta, periodo di forti tensioni di cui solo dopo le ragioni sono venute alla superficie . Così Umberto Ambrosoli (terzo figlio di Giorgio, gli altri sono Francesca e Filippo) senza odio e con grande dignità, basandosi su documenti quali il diario paterno, gli atti processuali, rivive tutta la vicenda che portò ad un così tragico epilogo. La figura di Giorgio Ambrosoli è sicuramente una di quelle da ricordare ogni anno nelle scuole italiane, magari nelle ore di educazione civica, perché il suo sacrificio serva a creare degli Italiani migliori in un mondo dove spesso prima si mettono davanti i diritti e poi i doveri, prima l’egoismo personale poi i valori della collettività. Lui invece, l’aver anteposto il suo dovere di Cittadino l’ha pagato con la vita. Infine una piccola considerazione per tutti e a tutte le età: è un testo da leggere e meditare.. SEMPRE.
Ed un bell’esempio per ricordarlo e perpetrarne il nome è stato la nascita della Scuola di formazione forense Giorgio Ambrosoli nata, a partire dall’anno accademico 2009/20210 dalla collaborazione tra l’Università del Piemonte Orientale e i Consigli degli Ordini degli Avvocati di Alessandria, Vercelli, Novara e Verbania che hanno instaurato una solida collaborazione sul piano didattico e scientifico.