Lerma, presentazione del libro, Eleonora, Giuditta, Berta e Bice, Donne del XII Secolo, di Isabelle Morel, Cristina Bassanite “presidente dell'Associazione” “Un Libro Per Amico”

Lerma, presentazione del libro Eleonora, Giuditta, Berta e Bice, Donne del XII Secolo di Isabelle Morel

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di Isabella Montwright

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Lo scorso sabato 25 Ottobre ha avuto luogo a Lerma nella sala del Polifunzionale, l’incontro “Aperi-Libro” con l’autrice Isabelle Morel, organizzato dall’Associazione Culturale “Un Libro Per Amico” della Biblioteca Civica di Lerma. In questa occasione, l’autrice ha presentato il suo libro “Eleonora, Giuditta, Berta e Bice, Donne del XII Secolo”.

A primo acchito, l’autrice ammette che scrive sull’antichità per spirito di sopravvivenza intellettuale e morale. Non per niente da Milano si è trasferita nell’alto Monferrato, in una casetta nel bosco, come l’ha descritta lei, ispirata dai diciassette castelli che si trovano nell’area che la circondano. E da lì, un’infinità di eventi storici si sono presentati, pronti ad essere raccontati secondo le sue intuizioni e licenze letterarie, proprie a chi riesce ad immergersi in mondi passati.

Nella breve narrazione di queste quattro protagoniste, si è capito che la Morel è assolutamente affascinata dalla Storia, sopratutto quella medievale principalmente negli aspetti che riguardano le donne e la loro emancipazione. A questo proposito, tramite una dettagliata ricerca storica, l’autrice mette in risalto, da una parte la vita di due nobildonne, ricche e benestanti ma assolutamente sottomesse alle autorità monarchiche ed ecclesiastiche e anche patriarcali, e due altre popolane, molto più libere, non solo di scegliere chi volevano sposare ma, libere di esercitare le attività che loro sceglievano di fare, ergo, libere di emanciparsi senza incorrere a grossi ostacoli come nei secoli seguenti al XII.

Quando invece la Morel ha parlato dei tempi odierni e della condizione della donna, ha espresso una forte delusione come se le lotte femminili di questo secolo abbiano poco valore, o per lo meno, abbiano poco a che fare con il coraggio di quelle donne di cui racconta la storia.

Sarà perché (dico io) oggi sul piatto della bilancia il peso dei diritti è diventato incomparabilmente maggiore di quello dei doveri, sia per la donna che per l’uomo? Oppure sarà perché l’uso continuo del corpo delle donne per promuovere la commercializzazione di se stesse le portano lontane dalla vita solidale alla comunità e a quella famiglia che non desidera più avere?

Di certo l’incontro con la Morel è stato molto interessante perché i suoi racconti storici, sono non solo informativi, ma toccano in pieno temi attuali.

Per questo si ringrazia Cristina Bassanite, presidente dell’Associazione ‘Un Libro Per Amico’, la quale, con le sue iniziative ‘Aperi-libri’ ci offre preziose occasioni per intrattenere non solo la mente ma anche lo spirito.

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