LA CITTADELLA DI ALESSANDRIA PROTETTA INTERNAZIONALMENTE

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Martedì 13 maggio sarà affisso sulla Porta Reale lo scudo di protezione internazionale.

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L’iniziativa voluta dal Comune di Alessandria e patrocinata dalla Croce Rossa e dall’Associazione “La tela di Clio”, autorizzata dal competente Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio della province di Alessandria Asti e Cuneo prevede lo svelamento della targa alle 10.15, dopo l’alza bandiera.

La Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato è un trattato internazionale stipulato all’Aia il 14 maggio 1954, ratificato dall’Italia nel 1958. Le indicazioni fornite dalla convenzione vennero integrate da due successivi protocolli, uno del 1954 e uno del 1999. I tre accordi sono parte del diritto internazionale umanitario affiancandosi alle normative sulla tutela delle persone civili durante i conflitti. 

Scopo della convenzione è quello di tutelare i beni culturali durante una guerra o un conflitto armato per preservarli da distruzione, furto o saccheggio. Sono definiti come “beni culturali” i “beni mobili o immobili di grande importanza per il patrimonio culturale dei popoli” Nella convenzione viene usata per la prima volta l’espressione “beni culturali” che sono considerati un bene appartenente a tutta l’umanità e non soltanto ad una delle fazioni che prendono parte al conflitto. I beni culturali così protetti sono identificati da un simbolo che li contrassegna e li tutela definendone l’uso. 

Il simbolo di protezione è lo Scudo Blu così descritto :“Il segno distintivo della Convenzione consiste in uno scudo appuntito in basso, inquadrato in croce di S. Andrea in bleu e bianco.

Un convegno di approfondimento seguirà lo svelamento a cui interveranno Paola De Andrea – Presidente dell’Associazione “La Tela di Clio”, Valeria Ghelleri – Presidente della CRI di Alessandria, Marta Bordignon Rizzo – dottoressa di ricerca in Diritto Internazionale, Sergio Sessa – Colonello in ausiliaria , lo storico Pier Franco Quaglieni ed altri.

Un evento di particolare interesse per la settecentesca fortezza, che è tra i pochi beni culturali tutelati in Piemonte, se non il primo.