Gianni caccia

Gavi, Sacro e profano tra Gavi e Novi

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di Gianni Caccia

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Sabato 25 ottobre, nell’atrio del Palazzo Municipale di Gavi, si è svolto l’incontro dal titolo “Luoghi sacri e spazi profani. L’uso molteplice delle chiese tra Medioevo e Barocco”. L’evento, patrocinato dal Comune di Gavi e promosso dalla puntoacapoEditrice, ha preso in considerazione il ruolo che gli edifici sacri rivestivano non solo come luoghi di culto, ma anche come sede di assemblee dove venivano prese decisioni riguardanti la comunità.

I relatori Andrea Scotto, esperto di storia e arte locale nonché volontario dell’associazione “Amici del Forte e di Gavi”, e Francesca Regoli, assessore alla cultura del Comune della Vallemme e restauratrice, hanno trattato un aspetto evidente nello studio delle chiese e dell’urbanistica di Novi Ligure, ma che può diventare una chiave di lettura anche per la storia di Gavi, in particolare della Chiesa Parrocchiale di San Giacomo: il rapporto tra la sfera del sacro e quella del profano, due ambiti che ora intendiamo rigidamente separati e spesso opposti, se non ostili, ma che nei secoli passati erano sentiti come due aspetti, pur distinti, del modo di sentire e agire di una persona.

Sono state quindi ripercorse alcune tappe fondamentali della storia dei due comuni attraverso i loro edifici più rappresentativi e la loro collocazione topografica, che può dare interessanti indicazioni sull’urbanistica e sulla storia politica, religiosa, sociale di un luogo; in particolare per Gavi si è fatto riferimento alla suddetta Parrocchiale di San Giacomo e al Palazzo Municipale, che sorgono l’una di fianco all’altro e sono separati da una piazzetta, a significare il centro del potere politico e religioso, due aspetti inscindibili nei secoli addietro.

I due relatori hanno poi messo in luce quanto è stato fatto negli ultimi decenni in questo campo, anche se ci sono ancora molte ricerche da svolgere per arrivare a una ricostruzione più precisa possibile di com’erano le nostre comunità, il che può gettare una luce interessante su quello che siamo diventati e siamo tuttora.

L’incontro è stato poi arricchito dagli interventi da parte del numeroso pubblico presente; soprattutto apprezzabili sono state le osservazioni di Daniele Calcagno, esperto di storia medievale e moderna dell’Università di Genova e della Società Storica del Novese, il quale ha fornito illuminanti informazioni sulla storia gaviese e nello specifico sull’edificio comunale, che storicamente era il palazzo del Podestà.