

Emilio Fede dopo tante Fake News sulla sua scomparsa lascia questa terra, questo è il suo ultimo vero Scoop.
di Nico Colani

Scomparso il 2 settembre 2025 a 94 anni, Emilio Fede è stato una figura centrale e discussa del giornalismo italiano. Nato a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) nel 1931, inizia la sua carriera come cronista per Il Momento a Roma, per poi entrare in Rai nel 1954. Come inviato speciale in Africa per TV7, copre guerre civili e decolonizzazione, guadagnandosi il soprannome “Sciupone l’Africano” per il suo stile di vita dispendioso. Negli anni ’70 conduce il TG1, diventandone direttore nel 1981-82, periodo segnato dalla tragica diretta di Vermicino.
Nel 1989 approda alla Fininvest di Silvio Berlusconi, iniziando un lungo sodalizio. Dirige Studio Aperto (1991-92) e poi il TG4 (1992-2012), trasformandolo in un notiziario personalizzato, noto per le “meteorine” e uno stile spettacolare, ma spesso criticato per la sua vicinanza a Berlusconi. Celebri i suoi scoop, come l’annuncio dell’operazione Desert Storm nel 1991.
La carriera di Fede è stata segnata da controversie legali: assolto per gioco d’azzardo nel 1987, è stato condannato nel 2018 a 4 anni e 7 mesi per il caso Ruby, scontati ai domiciliari. La sua passione per il gioco d’azzardo, che lo portò a perdite significative, alimentò critiche e parodie, come quelle di Corrado Guzzanti.
Dopo aver lasciato Mediaset nel 2012, Fede si è ritirato in una RSA a Segrate, dove ha trascorso gli ultimi anni. Lascia un’eredità complessa: un giornalista capace di grandi scoop, ma anche un simbolo di un’epoca mediatica polarizzante.
L’amicizia con Silvio Berlusconi:

Il rapporto con Silvio Berlusconi è stato il fulcro della vita professionale e personale di Fede. Conosciuto nel 1989 tramite Adriano Galliani, Fede viene assunto da Berlusconi con grande libertà contrattuale, come ricorda lui stesso: “Mi disse: ‘Gli dia quello che vuole’”. La loro relazione è stata descritta come fraterna, con Fede che non ha mai nascosto la sua devozione, definendo Berlusconi “un fratello” e difendendolo strenuamente nel TG4, spesso a costo di violare la par condicio (sanzione AGCOM nel 2004). Celebre l’episodio in cui Fede, per errore, mandò in onda una foto di Berlusconi invece di Saddam Hussein, commentando con un’espressione colorita in diretta. Nonostante le critiche per il suo schieramento, Fede ha sempre rivendicato la sua lealtà, anche dopo la morte di Berlusconi nel 2023, esprimendo il desiderio di “raggiungerlo presto”. Tuttavia, il suo coinvolgimento in scandali come il caso Ruby e le intercettazioni del 2014 hanno incrinato il rapporto con l’entourage di Berlusconi, culminando nella revoca della tessera del movimento Uniti si vince nel 2014.
Problema con il gioco d’azzardo La passione di Fede per il gioco d’azzardo è stata una costante della sua vita, con episodi significativi che hanno influenzato la sua carriera e reputazione. Frequentava regolarmente casinò, come quello di Montecarlo, dove vinse un miliardo di lire ma perse somme ingenti, contribuendo al soprannome “Sciupone l’Africano” per le sue spese in Africa. Nel 1987, un’inchiesta sul gioco d’azzardo lo portò a un processo per associazione a delinquere, da cui fu assolto, ma che lo costrinse a dimettersi dalla Rai. La sua presenza nelle sale da gioco era nota per le puntate elevate e le alterne fortune, alimentando parodie satiriche (come quelle di Corrado Guzzanti) e critiche per il suo stile di vita. Negli ultimi anni, Fede ha ammesso che il gioco gli causò “disagio economico”, aggravando le difficoltà finanziarie dopo la fine della carriera.
Curiosità:
Fuori onda e satira: Fede era noto per i suoi fuori onda, spesso ripresi da Striscia la notizia, in cui mostrava un temperamento irascibile, insultando collaboratori per errori in diretta. Questi momenti sono diventati cult per la satira, con imitazioni di Corrado Guzzanti e Gene Gnocchi che ne sottolineavano la passione per il gioco e la fedeltà a Berlusconi.
Meteorine: Fede introdusse le “meteorine” nel TG4, giovani donne di bella presenza per le previsioni meteo, accusate di strumentalizzare il corpo femminile.
Scontro con Montanelli: Nel 1994, Fede si schierò contro Indro Montanelli, chiedendone le dimissioni da Il Giornale per le sue critiche all’ingresso in politica di Berlusconi, definendolo “un piccolo uomo” in un’intervista.

Vita privata:
Sposato dal 1965 con la giornalista e senatrice Diana de Feo (morta nel 2021), ebbe due figlie, Sveva e Simona. Ha sempre descritto la moglie come una figura fondamentale, esprimendo profondo dolore per la sua perdita.
Libri: Autore di diversi libri, tra cui Finché C’è Fede (1997), Privé. La Vita E’ Un Gioco (1998) e Se Tornassi Ad Arcore (2015), in cui mescola ricordi personali e aneddoti professionali.
Gaffe memorabili: Oltre all’errore Saddam-Berlusconi, Fede è ricordato per aver posizionato bandierine sbagliate su una mappa elettorale, suscitando l’ironia della figlia Sveva e del pubblico.
In conclusione, Emilio Fede è stato un protagonista controverso del giornalismo italiano, capace di grandi scoop ma anche di scelte che ne hanno offuscato la credibilità, come la faziosità e le vicende giudiziarie. La sua devozione a Berlusconi e la passione per il gioco d’azzardo sono stati elementi centrali della sua vita, rendendolo una figura amata e odiata, simbolo di un’epoca televisiva e politica. La sua parabola si chiude in una RSA, con un mix di nostalgia per la moglie e l’amico Berlusconi e un’amara riflessione sulla vecchiaia.

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