La notte, con le sue stelle, si avvicenda alla luce del giorno, la neve scende dal cielo, il gallo canta e apre le ali, la mucca che viene munta produce vero latte, l’acqua bolle nei paioli sul fuoco: tutto estremamente realistico nel presepe meccanico di Castellazzo Bormida, che rievoca l’atmosfera della natività.
Il popolare evento castellazzese, giunto alla 42 a edizione, è stato inaugurato lo scorso 21 dicembre alla presenza del Vescovo, Monsignor Guido Gallese, e del Sindaco , Gianfranco Ferraris, e sarà visitabile fino al 12 gennaio. Ubicato come da tradizione presso l’Oratorio della SS. Pietà, in Via Verdi, è aperto tutti i giorni dalle 15 alle 18 e nei giorni festivi anche dalle 10 alle 12.
I lavori per l’allestimento dello spettacolare presepe sono iniziati a metà ottobre e sono durati dieci settimane; il risultato ottenuto, oltre a riprodurre lo scenario di Betlemme e le circostanti zone desertiche, propone anche paesaggi nostrani, con colture orticole, e una serie di rustici mestieri, come contadini che zappano, falegnami che piallano, massaie che filano e cuciono, panettieri che infornano pagnotte. Ovviamente tutto in movimento.