Arquata Scrivia, il problema dei lupi al centro di un partecipato convegno alla Soms
Sabato sera il tema di ‘Convivere con i lupi ? anche no’ è stato al centro di un partecipato convegno alls Soms di Arquata Scrivia
Ad organizzarlo sono stati l’associazione Tutela ambiente e vita rurali, gli Agricoltori Autonomi Italiani, Cacciatrici Federcaccia e Unione regionale segugisti piemontesi.
Marco Bruzzone (Atricoltori Autonomi Italiani) che subisce attacchi ai vitelli da molti anni, ha messo in guardia dal pericolo di abbandono dei pascoli e dei sistemi di allevamento all’aperto per molti versi più sostenibili. Ha anche ricordato che quando un agricoltore deve lavorare di sera ha paura. Paolo Castellano e Gabriele Carenini, rispettivamente di Canfagricoltura (responsabile provinciale caccia/fauna selvatica Alessandria) e Cia (presidente regionale), hanno sostenuto che il problema lupo è altrettanto serio di quello del cinghiale esortando la regione a operare con quegli strumenti che nella vicina Francia consentono di contenere il predatore. Gisella Demicheli, cacciatrice di Federcaccia ha illustrato l’impegno del coordinamento cacciatrici nel monitorare le predazioni dei cani, dei cacciatori ma non solo. Ha informato che l’Ispra intende utilizzare i dati da loro raccolti. Michele Corti, presidente di Tutela Rurale, ha messo l’accento sul pericolo del lupo per le persone illustrando casi recenti e i precedenti storici. Ha sostenuto la necessità che la regione affronti il problema dei lupi confidenti e dia il via agli abbattimenti in deroga. Ha sollecitato la creazione di un numero verde per segnalare la presenza dei lupi e le situazioni di potenziale pericolo e di un osservatorio con la partecipazione degli interessi coinvolti per monitorare gli impatti sociali e non solo le predazioni a carico degli allevatori. Dopo le relazioni si è sviluppato un dibattito al quale hanno partecipato allevatori, venuti anche da altre provincie e dalla Liguria e cittadini. Tutti hanno sottolineato l’aumento di avvistamenti e predazioni che spesso non vengono denunciate. Nei diversi interventi, tra cui quello del veterinario dr. Santià, emerge un quadro sconsolante di rarefazione della fauna, in specie caprioli ma anche piccoli animali, oltre che di predazioni di animali domestici. Inoltre, è stato ricordato come anche ad Alessandria vi siano già stati casi di attacchi alle persone. Un prossimo incontro sull’argomento verrà organizzato ad Acqui Terme.