I vinaccioli sono i semi della vite. Una pianta forte e intelligente che produce gli acini dai quali otteniamo un prodotto pieno di cultura e tradizione.
Un ristorante dal nome “Vinacciolo” trova la sua meravigliosa espressione se lo gestisce un ristoratore con le sue stesse qualità. Parliamo di Federico Prevignano, titolare da settembre 2019. Un alessandrino a cui piace ricordare le tradizioni della città, che grazie allo studio riporta nel suo menù piatti alessandrini e liguri, proprio perché la nostra provincia è sempre stata legata alla Liguria; essa collegava l’entroterra alla costa. Basti pensare a come le acciughe sono diventate un elemento così importante in Piemonte, dove non c’è il mare: il sale, su cui c’erano dazi alti, veniva ricoperto dalle acciughe per poterlo contrabbandare.
Nel menù possiamo trovare anche piatti della cucina mediterranea, per offrire una scelta maggiore e perché questo permette a Federico di divertirsi ancora di più in cucina!
Ma la storia del titolare parte da molto lontano, in Svezia, dove ha frequentato la scuola di cucina e ha lavorato per circa 7 anni. Successivamente ha gestito il “Cappelverde” per 18 anni.
Nel frattempo, anche il ristorante è cambiato. Quarant’anni fa Federico ricorda che lo frequentava perché era un negozio famoso di strumenti musicali: Taulino.
Nei primi anni ‘90 divenne un ristorante messicano e infine, nel 2005, Fabrizio Martini (ancora proprietario della vicina Prosciutteria) lo chiamò Vinacciolo.
Abbiamo chiesto a Federico cosa ne pensa di Alessandria:
“Sono grato delle ricette e dei prodotti della zona. Ora bisogna credere e valorizzare il nostro territorio che ha molto da offrire, non sottovalutare l’accoglienza, dovremmo trattenere e far arrivare turismo: le potenzialità ci sono!”
Perché è vero, l’accoglienza del vinacciolo, dove puoi sentirti subito a casa, insieme alla cucina che ti riporta indietro o ti fa scoprire nuove storie, fa parte dell’eccellenza in città!
