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di Nico Colani

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Il 13 ottobre è uno di quei giorni che dividono l’umanità in due campi: da un lato, chi rabbrividisce al solo nominarlo, crocefiggendosi per scaramanzia contro la iella del numero tredici; dall’altro, chi lo abbraccia come un palcoscenico di storia, musica e miracoli celesti. In Italia e nel mondo, questa data evoca superstizioni antiche – dal Venerdì 13 biblico ai gatti neri che attraversano strade buie – ma anche pagine indimenticabili di eroismo, creatività e stupore cosmico. Mentre oggi, 12 ottobre 2025, ci prepariamo a salutare l’autunno con le sue nebbie dorate, tuffiamoci in un almanacco che mescola passato, presente e un assaggio di futuro stellare. Perché, in fondo, il 13 non è solo sfortuna: è un invito a guardare oltre le credenze, verso l’orizzonte degli eventi.

Un tuffo nella storia: battaglie, arresti e miracoli

Il calendario del 13 ottobre è un mosaico di momenti che hanno segnato l’umanità, spesso con un velo di dramma e redenzione. Risaliamo al Medioevo: nel 1307, in Francia, re Filippo IV il Bello ordina l’arresto simultaneo di tutti i Cavalieri Templari, accusati di eresia in un colpo di mano che dissolve uno degli ordini militari più potenti del tempo.

Un secolo prima, nel 1207, era nata l’abbazia di Santa Maria dei XII Apostoli a Bagnara Calabra, un baluardo di fede in terra di Calabria.

Avviciniamoci ai tempi moderni. Nel 1820, a Milano, Silvio Pellico viene arrestato per affiliazione alla Carboneria, la società segreta che covava i semi del Risorgimento italiano. Da quella prigione austera nascerà Le mie prigioni, un’opera che diventerà simbolo di resistenza morale e letteraria. Un dramma personale che riecheggia le lotte per la libertà.

Poi, il Novecento irrompe con la Grande Guerra e oltre. Il 13 ottobre 1917, a Fátima in Portogallo, migliaia di fedeli assistono al cosiddetto “Miracolo del Sole”: un fenomeno luminoso durante le apparizioni mariane, descritto come un disco solare che danza nel cielo, lasciando testimoni attoniti. Un evento che ancora oggi divide scettici e credenti, ma che ha forgiato la devozione popolare.

E non dimentichiamo il 1943, un anno cruciale per l’Italia. In quel giorno, il governo italiano dichiara guerra alla Germania nazista, passando definitivamente dalla parte degli Alleati dopo l’armistizio dell’8 settembre.

Ma la storia si fa locale e toccante: i quattromila abitanti di un piccolo paese si trovarono sulla linea del fronte, con la Quinta Armata americana che avanzava da Napoli. Sul Monte Carmignano, la terza compagnia del 29º reggimento dei Panzergrenadier tedeschi si era asserragliata, trasformando colline e valli in teatri di un conflitto fratricida. Storie di civili in bilico tra due fuochi, un ricordo che pulsa ancora nelle memorie familiari. Negli Stati Uniti, il 13 ottobre 2025 coincide con il Columbus Day, festa nazionale che celebra l’arrivo di Cristoforo Colombo nel Nuovo Mondo nel 1492 – anche se negli ultimi anni il dibattito su eredità coloniali ha acceso polemiche accese.

Nati e scomparsi: talenti che illuminano (e spegnono) il palco della vita

Il 13 ottobre pullula di compleanni che spaziano dal calcio alla politica, dalla musica al cinema. Immaginate: Margaret Thatcher, la “Lady di Ferro” nata nel 1925, che ha ridisegnato la Gran Bretagna con mano ferma; Paul Simon, l’autore di Bridge Over Troubled Water (1941), genio folk che ha intrecciato ritmi africani con poesie urbane; Sacha Baron Cohen (1971), il comico che con Borat ha smascherato ipocrisie globali; e l’italiano Antonio Di Natale (1977), bomber azzurro che ha incantato lo stadio Friuli con i suoi gol eleganti. Non dimentichiamo Giorgio La Malfa (1939), saggista e politico liberale, o Nancy Kerrigan (1969), pattinatrice olimpica simbolo di resilienza dopo scandali e infortuni. E in Italia, Arturo Brachetti (1957), maestro del trasformismo teatrale, che con un battito di ciglia passa da clown a sultano, regalandoci risate e illusioni.

Ma il 13 ottobre sa anche di addii. Nel 2016 ci lasciava Dario Fo, Nobel per la letteratura nel 1997, attore e drammaturgo che con Mistero buffo ha dato voce ai deboli, trasformando il palcoscenico in piazza ribelle. Proprio quell’anno, ironia del destino, un altro gigante della parola vinceva il Nobel: Bob Dylan, premiato per aver “creato nuove espressioni poetiche nell’ambito della grande tradizione della canzone americana”. Un passaggio di testimone tra generazioni di ribelli armati di parole.

Una giornata per ricordare: le vittime del lavoro

In Italia, il 13 ottobre è anche la Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, un monito solenne contro i rischi invisibili delle fabbriche e dei cantieri. Istituita per onorare chi ha perso la vita sul posto di lavoro, invita a riflettere su sicurezza e diritti, un tema eterno in un Paese che ha costruito il suo progresso sul sudore altrui.

Verso il cielo: il bacio tra Luna e Giove nel 2025

E se il passato ci insegna, il futuro ci stupisce. Proprio domani, 13 ottobre 2025, i cieli italiani regaleranno uno spettacolo mozzafiato: la congiunzione tra la Luna calante e il gigante gassoso Giove, un “bacio” cosmico visibile nella notte tra il 13 e il 14. Il momento di massimo avvicinamento avverrà intorno alle 00:31 (ora italiana) del 14 ottobre, con i due corpi celesti separati da soli 4 gradi nel costellazione dei Gemelli – abbastanza vicini da sembrare abbracciati a occhio nudo.

Cercateli verso est-nordest dopo la mezzanotte: la Luna, al suo ultimo quarto, illuminerà Giove come una lanterna, creando un triangolo quasi equilatero con la stella Pollux. Un invito a spegnere le luci e alzare lo sguardo, per ricordare che l’universo, al contrario delle superstizioni, è puro incanto.

Il 13 ottobre, dunque, non è solo un numero da evitare: è un ponte tra terra e stelle, tra lotte dimenticate e sogni eterni. Che sia per scaramanzia o per curiosità, domani alziamo un brindisi a questo giorno imprevedibile. E voi, cosa evocherete nel vostro 13?

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