Ovada, controlli al Barletti per prevenire la diffusione degli stupefacenti

Visite: 38
Tempo di lettura:1 Minuti, 57 Secondi

di Nico Colani

Pubblicità

Il dirigente Scolastico, professor Felice Arlotta, sottolinea importanza del progetto che
punta la prevenzione prima che avvenga la diffusione di sostanze stupefacenti negli
ambienti scolastici.
Un’iniziativa che diventa importante nell’allontanare l’uso dei veleni oramai facilmente
reperibili e venduti a giovanissimi senza nessun problema dagli spacciatori senza scrupoli.

Questa iniziativa non è la prima volta che avviene al Barletti; si tratta di un’istituzione
scolastica attenta ai suoi studenti mentre esercita la prevenzione prima che si possa
arrivare troppo tardi quando i giovani sono già introdotti all’uso di droghe. Il dirigente
scolastico è intento a voler proteggere la salute dei suoi studenti, mantenere alto il loro
rendimento scolastico e diminuire il rischio di coinvolgimenti anche pericolosi.

I Carabinieri e Dirigenti Scolastici, uniti con l’aiuto dell’unità cinofila della Polizia
Penitenziaria di Asti, per perfezionare le loro ispezioni, utilizzano i bellissimi e intelligenti
cani antidroga di nome Amstaff, Malinois (un giovane un pastore belga di quattro anni)
Misty, e Shining.

Oltre a questi controlli, eseguiti in tutte le scuole della provincia, vengono anche
effettuati dai Carabinieri incontri sulla tematica legata alle sostanze stupefacenti ponendo
in risalto le responsabilità dei minori, dei genitori e degli insegnanti.

Gli argomenti sono indirizzati sulla diffusione delle droghe, del loro tipo, vecchie e nuove.
Si evince che sul territorio alessandrino, le sostanze stupefacenti sono purtroppo facili da
reperire, anche da parte di minorenni che utilizzano il web. L’importanza di spiegare ai più
giovani cosa può accadere quando si è sotto l’influenza di droghe e in peggior modo, se si
assumono con alcol, ed aprire i loro occhi cosa si va incontro, oltre agli aspetti legali.

Qui gioca l’importante ruolo dei genitori che devono essere attenti e farsi aiutare in caso ci
si accorge che il proprio figlio sia caduto nella trappola delle dipendenze.

Ormai è diventata una triste realtà: la dipendenza non fa differenza tra i sessi, e non solo,
ma l’uso di alcol, fumo, e droghe è sceso ad un livello di età una volta impensabile,

addirittura a giovani di 12 anni. E anche se a un genitore potrebbe sembrare innocuo che il
figlio minorenne o appena diciottenne fumi ogni tanto qualche “canna”, i medici e
neurologi hanno ormai stabilito che la marijuana è non solo l’anticamera delle droghe più
pesanti che creano dipendenza, ma anche fumare una sola “canna” già inizia a ledere il
cervello, sopratutto nei giovanissimi.

Alessandria Sarà e OmniWebTv: il vostro punto di riferimento per
l’informazione