Sui monopattini elettrici Salvini ha ragione e l’incidente di Alessandria ne è la prova

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di Massimo Iaretti

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 Incidenti, violazioni, soste selvagge e molti altri problemi nati con la diffusione dei monopattini elettrici nelle città italiane hanno indotto il Governo a un intervento stringente per contenere il dilagare di nuovi malcostumi spesso causa di gravi conseguenze per pedoni e utenti della strada.

C’è da domandarsi alla luce di tutto questo se il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini non abbia avuto tutti i torti nel voler appunto calcare la mano sul problema nella stesura del nuovo Codice della Strada. I monopattini elettrici sono entrati nell’uso comune ai tempi dell’emergenza sanitaria, quando il Governo Conte due stabilì dei bonus per coloro che li avessero acquistati. Ma un provvedimento che sarebbe stato, forse, efficace se limitato alle grandi città metropolitane con corsie dedicate a questi mezzi di trasporto per snellire effettivamente il traffico e alleggerire i mezzi di superficie, in realtà è oggi assolutamente fallimentare e lo dicono i fatti.

C’è da chiedersi che senso ha che questi possano essere utilizzati in città di piccole e medie dimensioni, che non possono avere delle corsie dedicate (e dove non ve n’è obiettivamente le necessità dati i volumi non così alti di traffico) ? La loro circolazione andrebbe dunque ulteriormente limitata e soprattutto regolamentate perché i monopattini elettrici se mal condotti possono diventare degli strumenti di morte o provocare lesioni gravi o gravissime, come è accaduto in Alessandria pochissimi giorni fa.

Qui infatti, un uomo di 75 anni è stato investito sul marciapiede da un monopattino lanciato a forte velocità. L’anziano, arrivato in ospedale in codice rosso in gravissime condizioni, ha riportato contusioni alla testa e alla schiena con compromissioni cardiocircolatorie che hanno richiesto il ricovero per alcuni giorni.

L’intervento della Polizia Locale, sul momento, non ha potuto che certificare la fuga dell’investitore che, a bordo del monopattino, si è nuovamente lanciato alla massima velocità consentita dal veicolo per le strade pedonali del centro, come riferito dai testimoni e confermato dalle telecamere di videosorveglianza, abbandonando l’anziano infortunato a terra, incurante delle gravi condizioni di salute.

Immediate le indagini rivolte alla ricerca e all’identificazione dell’investitore, condotte in collaborazione fra la Polizia Locale e la Stazione di Alessandria Principale, che hanno avuto una positiva svolta quando i Carabinieri hanno ricevuto la segnalazione di scomparsa di un giovane che, dalle informazioni fornite dal denunciante, corrispondeva perfettamente con la descrizione dei testimoni dell’investimento e con il conducente ripreso dalle telecamere di videosorveglianza lungo la via di fuga. La formale identificazione, anche grazie a un particolare accessorio indossato, ha quindi consentito di appurare l’identità dell’investitore, coincidente con la persona scomparsa, di fatto in fuga dopo l’incidente provocato e la successiva omissione di soccorso.

Le ulteriori indagini, suffragate da più approfondite analisi, anche mediante l’elaborazione dei dati del traffico telefonico e telematico e della georeferenziazione, hanno permesso di individuare in un 24enne il responsabile del grave fatto e di denunciarlo per lesioni