Tutte le curiosità della tradizione del Natale

Visite: 78
Tempo di lettura:2 Minuti, 23 Secondi

di Maddalena Fusetto

Secondo la tradizione, il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, nelle case vengono allestiti presepi
ed alberi di Natale, anche se le decorazioni natalizie nelle vie dello shopping appaiono molto
prima.
Ma dove e quando nascono tali tradizioni?
E’ totalmente italiana l’origine del presepe e risale ai tempi di San Francesco d’Assisi. Era il 1223
quando il santo umbro, insieme all’amico Giovanni Velita, decise di rievocare la nascita di Gesù in
un piccolo paese, attualmente in provincia di Rieti, che ricordasse il paesaggio di Betlemme: nel
borgo di Greggio, infatti, vennero condotti un bue ed un asinello e si costruì una mangiatoia, il
tutto in un’arida cornice rocciosa. A mezzanotte del 24 dicembre la scena si animo’ e diede vita al
primo presepe vivente della storia cristiana.
L’abete addobbato, invece, rispecchia una tradizione nordica, più precisamente un’usanza di
Tallin, in cui per la prima volta, nel dicembre del 1510 un albero venne ornato di frutta e luci. La
tradizione giunse poi in Italia nella seconda metà dell’Ottocento grazie alla regina Margherita, che
ne diffuse la moda in tutta la Penisola.
Il dibattito natalizio, però, non verte solo sulla diatriba tra chi preferisce l’albero e chi il presepe,
ma anche tra panettone e pandoro, due specialità nostrane che dividono i gusti degli italiani.
Alla corte di Ludovico il Moro, nella Milano di fine Quattrocento, già veniva servito un dolce
ottenuto dall’impasto del pane al quale si aggiungevano uova, zucchero, canditi e uvette e vi si
tracciava sopra una croce con il coltello.
Il pandoro, invece, è molto più recente. Il primo venne preparato da Domenico Melegatti nel 1894,
a Verona, con l’intento, forse, di riprodurre un dolce veneto molto più antico, “chiamato Nadalin”,
a forma di stella.
E Babbo Natale? La leggenda vuole che fosse di colore verde, tonalità che ricorda la speranza,
perché egli, ovvero San Nicola (l’olandese San Nikolaus, da cui Santa Claus), ha restituito la
speranza a tre povere sorelle destinate dal padre alla prostituzione, donando loro tante monete
d’oro per la dote. E come sono giunte le monete nelle mani delle tre povere fanciulle? Santa Claus
le depositò all’interno del loro camino da dove caddero nelle calze che erano lì stese ad asciugare.
E’ poi negli anni Trenta che una campagna pubblicitaria per la Coca Cola vestì Babbo Natale di
rosso, anche se, in realtà, nel 1863 Thomas Nast realizzò un vignetta pubblicata da Harper’s Bazaar
in cui l’abito dell’amato personaggio compariva già di colore rosso.
Ma il rosso viene associato al Natale solo per l’abito di Santa Claus? No. Altra curiosità: è
l’’Euphorbia pulcherrima’ a tingere la festività più attesa dell’anno di rosso. Pianta originaria del
Messico, nel 1899 essa venne utilizzata per addobbare la Basilica di San Pietro per le festività
natalizie, ottenendo un effetto spettacolare e guadagnandosi così il nome con il quale è
comunemente conosciuta, ovvero “Stella di Natale”.