Secondo la tradizione, il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, nelle case vengono allestiti presepi ed alberi di Natale, anche se le decorazioni natalizie nelle vie dello shopping appaiono molto prima. Ma dove e quando nascono tali tradizioni? E’ totalmente italiana l’origine del presepe e risale ai tempi di San Francesco d’Assisi. Era il 1223 quando il santo umbro, insieme all’amico Giovanni Velita, decise di rievocare la nascita di Gesù in un piccolo paese, attualmente in provincia di Rieti, che ricordasse il paesaggio di Betlemme: nel borgo di Greggio, infatti, vennero condotti un bue ed un asinello e si costruì una mangiatoia, il tutto in un’arida cornice rocciosa. A mezzanotte del 24 dicembre la scena si animo’ e diede vita al primo presepe vivente della storia cristiana. L’abete addobbato, invece, rispecchia una tradizione nordica, più precisamente un’usanza di Tallin, in cui per la prima volta, nel dicembre del 1510 un albero venne ornato di frutta e luci. La tradizione giunse poi in Italia nella seconda metà dell’Ottocento grazie alla regina Margherita, che ne diffuse la moda in tutta la Penisola. Il dibattito natalizio, però, non verte solo sulla diatriba tra chi preferisce l’albero e chi il presepe, ma anche tra panettone e pandoro, due specialità nostrane che dividono i gusti degli italiani. Alla corte di Ludovico il Moro, nella Milano di fine Quattrocento, già veniva servito un dolce ottenuto dall’impasto del pane al quale si aggiungevano uova, zucchero, canditi e uvette e vi si tracciava sopra una croce con il coltello. Il pandoro, invece, è molto più recente. Il primo venne preparato da Domenico Melegatti nel 1894, a Verona, con l’intento, forse, di riprodurre un dolce veneto molto più antico, “chiamato Nadalin”, a forma di stella. E Babbo Natale? La leggenda vuole che fosse di colore verde, tonalità che ricorda la speranza, perché egli, ovvero San Nicola (l’olandese San Nikolaus, da cui Santa Claus), ha restituito la speranza a tre povere sorelle destinate dal padre alla prostituzione, donando loro tante monete d’oro per la dote. E come sono giunte le monete nelle mani delle tre povere fanciulle? Santa Claus le depositò all’interno del loro camino da dove caddero nelle calze che erano lì stese ad asciugare. E’ poi negli anni Trenta che una campagna pubblicitaria per la Coca Cola vestì Babbo Natale di rosso, anche se, in realtà, nel 1863 Thomas Nast realizzò un vignetta pubblicata da Harper’s Bazaar in cui l’abito dell’amato personaggio compariva già di colore rosso. Ma il rosso viene associato al Natale solo per l’abito di Santa Claus? No. Altra curiosità: è l’’Euphorbia pulcherrima’ a tingere la festività più attesa dell’anno di rosso. Pianta originaria del Messico, nel 1899 essa venne utilizzata per addobbare la Basilica di San Pietro per le festività natalizie, ottenendo un effetto spettacolare e guadagnandosi così il nome con il quale è comunemente conosciuta, ovvero “Stella di Natale”.